Le storie sanno trasmettere messaggi importanti con semplicità ed efficacia. Ecco quindi che il breve racconto che segue ci indica cosa fare per iniziare, con leggerezza e libertà dal passato, una nuova fase della nostra vita.
Due monaci, andando da un villaggio ad un altro si imbatterono in una ragazza che sedeva sulla riva di un fiume piangendo. E uno dei due monaci le andò accanto e disse: “Sorella, perché piangi?”. Lei rispose “Vedete quella casa al di là del fiume? Sono venuta stamattina presto e non ho avuto problemi ad attraversare il fiume, ma ora si è gonfiato e non posso tornare indietro. Non c’è una barca”. “Oh” disse il monaco, “Non c’è nessun problema”, e la sollevò, la portò attraverso il fiume e la lasciò dall’altra parte. E i due monaci continuarono insieme la strada. Dopo un paio d’ore, l’altro monaco disse, “Fratello, abbiamo fatto voto di non toccare mai una donna. Quello che hai fatto è un terribile peccato. Non hai provato piacere, una grande sensazione nel toccare una donna?” E l’altro monaco rispose: “Io me la sono lasciata dietro due ore fa. Ma tu ancora la porti con te, non è vero?”
È questo il problema : ci identifichiamo con avvenimenti trascorsi, non importa se da pochi minuti o da anni, ai quali leghiamo indissolubilmente il pensiero e le certezze, lasciando che decidano delle nostre quotidiane emozioni ed azioni.
Entriamo così nella spirale della continua alternanza tra bene e male, piacere e dolore, gioia e sofferenza. Questo fa sì che avvenimenti passati e conclusi seguitino a produrre effetti ed emozioni che condizionano le nostre scelte. Se non usciamo da questo meccanismo rischiamo di rimanere intrappolati in schemi e modelli che appartengono al passato e alle persone che eravamo, ma in cui oggi non ci riconosciamo più. La vita vuole ben altro per noi. Essa prevede il continuo cambiamento che si esprime in morte e rinascita di sentimenti, emozioni, azioni, progetti, ogni volta più adatti alla nostra fioritura, ogni volta ispirati da visioni più ampie.
Gioia, pace, abbondanza, solidarietà, fratellanza e non violenza possono svilupparsi solo in un terreno privo di giudizio e libero da certezze. Per trovare e riconoscere questa libertà non dobbiamo guardarci indietro né identificarci con quello che siamo stati fino a quel momento o con ciò che altri pensano o dicono. Troviamo la libertà solamente in quello spazio senza confini che è dentro di noi, unico luogo dove ogni creazione può realizzarsi e dove la saggezza e la conoscenza si incontrano e si traducono in Amore per la vita, in ogni sua forma ed espressione.
Maria F. Rummele